Nella foto l'evoluzione di due "ernie" espulse, con trattamento DISCOSAN
esami del 31/10/2000    -   
                    22/11/2000    -   
                    31/01/2001    -   
                    11/06/2001
- Si crea una rivascolarizzazione peridiscale: ciò riporta a "nuova vita" il disco, che è
    ossigenato e nutrito direttamente per via ematica e non solo per perfusione. Questo spiega
    la scomparsa dei vacuoli gassosi degenerativi all'interno del disco, riscontrata spesso
    dopo il trattamento e spiega anche perché l'effetto terapeutico sia permanente. 
    Le recidive sono, infatti, molto inferiori alla comparsa nella popolazione "sana" dello
    stesso fenomeno patologico.
 
- Le potenzialità della miscela O2-O3 nel migliorare la perfusione
    ematica capillare e l'ossigenazione dei tessuti sono note da tempo. Questa sua qualità è
    determinante nell'attenuare la sofferenza ischemica e l'edema radicolare.
 
- Fondamentale è l'azione dell'Ozono sulla ripolarizzazione della membrana cellulare,
    che determina la restitutio ad integrum della funzione cellulare e quindi tissutale. Si ottimizza,
    così, non solo la componente discale, ma tutti i tessuti che circondano la lesione.
 
- Vi è un'azione di "sgretolamento" selettivo solo sul tessuto discale alterato (proprio per
tale alterazione ha avuto origine la deformazione discale) essendovi dei legami interpolimerici
 sensibili all'azione bochimica dell'Ozono.
 
- Azione cicatrizzante già nota dell’Ozono che agisce sulle lesioni discali.
 
- La reazione autoimmune che si viene a creare tra componenti nucleari (il nucleo è avascolare
prima che si instauri il corredo immunolgico) e la radice nervosa viene
    efficacemente neutralizzata dall'ozono che ha comprovate capacità di regolazione del sistema
    immunitario.
 
Come si può leggere tra le righe, volendo sintetizzare tutti i meccanismi in uno solo, possiamo affermare
che 
la miscela O2-O3 si comporta come un "accelerante" dei normali meccanismi rigenerativi
del nostro corpo, laddove siano già in atto, e da "abbrivio" nei casi dove tali meccanismi sono insufficienti
a mettere in atto il processo di autoriparazione, portando così il disco e la zona circostante verso la guarigione.
Si rimanda alla sezione 
APPROFONDIMENTI per ulteriori dettagli.