In questa sezione vogliamo chiarire alcuni punti fondamentali, su cui spesso
c'è confusione:
Non è vero che bisogna fare uno studio in doppio cieco.
Molti chirurghi della colonna hanno obiettato a questa terapia il non controllo
attraverso uno studio in "doppio cieco".
Possiamo rispondere loro in molti modi:
1) il doppio cieco è utile per valutare l'efficacia di un farmaco contro placebo.
L'ossigeno - ozono terapia è terapia naturale, non tossica alle dosi prescritte,
priva di controindicazioni, con minimi e rari effetti collaterali, per cui la
sperimentazione eseguita con protocolli approvati è stata fatta direttamente
sull'uomo.
Nessun placebo dà percentuali così alte di successo, che si ripetono
costantemente indipendentemente dai luoghi o dai pazienti trattati.
2) se esiste la condizione per cui un fatto sia necessario e sufficiente per il
verificarsi di un determinato fenomeno, tale causalità è una legge scientifica.
3) perché anche il chirurgo non fa il doppio cieco?
Non è vero che l'ozono sia un antinfiammatorio.
L'azione della miscela di ossigeno - ozono, determinando la restitutio ad integrum
del tessuto trattato, intendendo per tessuto anche il sangue e quindi i suoi
componenti, promuove le condizioni per la scomparsa dell'infiammazione
agendo
sulla causa e non sull'effetto dell'infiammazione stessa (i comuni farmaci
antiinfiammatori -
F.A.N.S. - agiscono sull'effetto,
andando ad inibire un normale e richiesto processo di guarigione).
La miscela di ossigeno - ozono stimola così l'organismo ad accelerare la sua
capacità di autoguarigione.
Non è vero che il disco si disidrati
Nessuno può ancora dire cosa succede esattamente quando la miscela di ossigeno-ozono,
dopo essere penetrata nel tessuto muscolare e, successivamente, nel canale vertebrale
(e fin qui è dimostrato), viene a contatto con i tessuti discali, ma certamente non è
la disidratazione che avviene.
D'altra parte molti farmaci in commercio hanno un meccanismo d'azione non ancora
conosciuto. Solo pochi anni fa, per esempio, si è potuta chiarire definitivamente
la farmacodinamica dell' Aspirina!
Evidentemente qualcuno che non ha riflettuto sugli effetti dell'ozono, forse
qualche "luminare" che ha iniziato ad utilizzare l'ozono solo per l'ernia
discale, ha assimilato l'ipotizzato meccanismo d'azione all'intervento chirurgico,
o alla chimopapaina, o alla normale evoluzione di invecchiamento del disco
(disidratazione). Molti hanno seguito questo qualcuno.
Forse il meccanismo d'azione di distruzione (lisi dei doppi legami di zolfo e
carbonio) e non di rigenerazione si può ipotizzare nella tecnica intradiscale.
In realtà, chi utilizza la tecnica intradiscale ammette che gran parte del gas
va peridiscale e quindi rientriamo nel caso precedente (tecnica intramuscolare
paravertebrale).
In sintesi potremo quindi dire che non può esserci disidratazione del disco perché:
1. La disidratazione è un processo di invecchiamento ed abbiamo visto che l'ossigeno-ozono
va nella direzione opposta.
2. Degenerazioni gassose del disco scompaiono spesso dopo trattamento, senza compromettere
lo spessore del disco.
3. Nei controlli a distanza i dischi trattati con O
2O
3 sono migliori
(più trofici) di
quelli non trattati: se agevolassimo la disidratazione, avremmo l'effetto contrario,
come i pazienti trattati con la chimopapaina, dove il disco viene completamente distrutto
con gravi conseguenze per la biomeccanica della colonna.
L'Ozono rigenera il microcircolo, nelle articolazioni ottimizza
il funzionamento (vedi gonartrosi), rigenera il tessuto nervoso
(s. del tunnel carpale).
Perché mai, povero disco, deve essere l'unico ad essere SECCATO ?
ALTRI APPROFONDIMENTI:
PREMESSE BIOLOGICHE E BIOMECCANICHE -
LA COMPONENTE VASCOLO-NERVOSA, EPIDEMIOLOGIA, DIAGNOSI -
IL TRATTAMENTO DISCOSAN CASISTICA -
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